sabato 25 febbraio 2012

Mani Matter - Us emene lääre Gygechaschte


Una bellissima canzone che ci parla dei tanti suonatori di strada, spesso ebrei fuggiti in Svizzera sotto il nazismo, oppure reduci tedeschi e di altri paesi dell'Europa centrale, che si vedevano per le strade di Berna suonare il violino per guadagnare qualche soldo. Sicuramente una delle vette dell'arte dell'avv. Mani Matter, troppo prematuramente e tragicamente scomparso e che il mio lungo soggiorno in Svizzera mi ha dato modo di conoscere.

Us emene lääre Gygechaschte

Us emene lääre Gygechaschte
Ziet er sys Inschtrumänt
Und dr Chaschte verschwindet
Und er spilt ohni Bogen
Es Lied ohni Wort
Und er treit e Zilinder
Doch drunder ke Chopf
Und ke Hals und ke Lyb
Keni Arme, no Bei
Das het er alles verloren im Chrieg
Und so blybt no sys Lied
Nume das isch no da
Denn ou e Zilinder
Het er nie kene gha.

Versione italiana

DA UNA CUSTODIA VUOTA


Da una custodia vuota
tira fuori il suo violino,
e la custodia scompare

E suona senza archetto
una canzone senza parole;
porta un cilindro
ma dentro non c'è testa
né collo, né corpo
né braccia né gambe
tutto quanto, lo ha perso in guerra

Così rimane solo la sua canzone
solo questo è quel che rimane;
e neanche di cilindro
ne ha mai avuto uno.

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