venerdì 3 febbraio 2012

LA SPIA CHE LI AMAVA: ALIDA VALLI TRA TEDESCHI E AMERICANI


Forse un giorno la scoperta di nuovi documenti farà pendere la bilancia tutta da una parte. Per ora con quelli che l’infaticabile Mario Cereghino ha recuperato ai mitici National Archives di Washington DC riusciamo solo a capire che il cinema è davvero un’industria potente. Alida Valli ha un contratto con uno dei più abili e spregiudicati produttori di Hollywood, David O. Selzinck. Vuole andare in California e ha bisogno di un visto dell’ambasciata americana di Roma. Siamo all’inizio del 1946. Il servizio segreto consulta i rapporti dell’ufficio “Z” dello Special Counter Intelligence diretto dal leggendario J. J. Angleton e li incrocia con i rapporti dei Carabinieri e della Polizia Italiana. Parere negativo, afferma lo SCI/Z. Ecco alcuni estratti dai documenti ritrovati da Cereghino ai Nara: […] Il rapporto n. 730/130 dello Special Counter Intelligence, datato 12 luglio 1944, indica che il Soggetto – Valli Alida, un’attrice cinematografica di spicco – era in contatto con Bernasconi Giuseppe, il capo di un gruppo di Ss che integrava la componente esecutiva del “Quinto Gruppo” dell’Sd [lo Sichereitsdienst, i servizi segreti nazisti], comandato da Agostini Antonio.

Secondo un organigramma compilato dalla “Squadra speciale di polizia” del ministero dell’Interno della Rsi, in possesso di questo Ufficio, una certa Alida Vali [sic] era una confidente di Giuseppe Bernasconi, il capo della squadra. Questo gruppo si dedicava allo spionaggio, al controspionaggio ai danni degli antifascisti e dei comunisti e operava anche contro gli Ebrei. In generale, la squadra speciale [di Bernasconi] era una controparte (composta integralmente da elementi italiani, sotto l’egida del ministero dell’Interno della Rsi) del gruppo Agostini, che operava agli ordini dell’Sd germanico.

I documenti dell’Italian Army Intelligence (Iai) e del Rome Area Allied Command (Raac) rivelano che nel gennaio del 1944, stando a un rapporto della Sezione Calderini [un’unità del Servizio Informazioni Militare – Sim – che operava a Napoli, dalla fine del 1943, sotto il controllo dei Servizi anglo-americani], si è aperta un’indagine per appurare l’ampiezza della collaborazione nazifascista tra il Soggetto, Ferida Luisa, Valenti Osvaldo e Duranti Doris (nei nostri archivi, non si riscontrano ulteriori dettagli su tale indagine). Inoltre, gli archivi mostrano che, tramite il regista cinematografico [Carmine] Gallone, il Soggetto ha incontrato Bruno Mussolini e ne è divenuta l’amante nel 1938. Probabilmente, la medesima cosa si è verificata con Vittorio Mussolini. Il Duce in persona si è interessato al Soggetto, nel tentativo di favorire, per suo tramite, la carriera artistica della sorella di Clara Petacci, Maria.

Ma il produttore David O. Selzinck non è certo tipo da fermarsi di fronte ad un banale rapporto del controspionaggio redatto da un oscuro ufficialetto. E che diamine: un così insignificante agente non avrebbe spazio in una dignitosa sceneggiatura hollywoodiana. E poi…..come rinunciare alla bellezza di Alida Valli? Così, pressione dopo pressione, riesce ad ottenere che la pratica venga rivista. Il caso viene affidato all’agente speciale George A. Zappalà (indovinate un po’ da quale paese proveniva la sua famiglia!). I nuovi rapporti danno parere favorevole. Per Alida Valli la strada verso la California è aperta. Ecco alcuni estratti dal rapporto dell’agente segreto Zappalà:

“DE MEJO ALIDA, ALIAS VALLI ALIDA, ALTENBURGER ALIDA, VIA BRUXELLES 53, INTERNO 7, ROMA. RAPPORTO CONCLUSIVO”, COUNTER INTELLIGENCE CORPS (ROMA), 11 DICEMBRE 1946, CONFIDENZIALE, NARA, RG 226, ENTRY 174, BOX 243, FOLDER 148.

In seguito alla lettera inviata l’11 novembre 1946 dal console statunitense J. F. Huddlestone (Roma) al capitano Philip J. Corso (G-2, Raac) – missiva con la quale si richiedevano informazioni aggiuntive, al fine di chiudere il caso –, l’agente supervisore di questo Ufficio [il capitano Philip J. Corso] ha affidato l’indagine all’agente sottoscritto.

I risultati dell’indagine, condotta personalmente dal sottoscritto, sono i seguenti:

a) Il Partito fascista repubblicano

La Valli non era considerata un membro del Pfr. Il suo nome non compariva negli elenchi degli iscritti. L’unica tessera ottenuta dalla Valli era quella della Federazione dello Spettacolo, che però non aveva alcuna valenza politica. Il suo nome era inserito in una lista di attori, compilata dalle autorità della Rsi, da trasferire al Nord. Tuttavia, il Soggetto non ha obbedito alla richiesta ed è rimasto a Roma;

b) I rapporti con Bruno Mussolini Secondo Carmine Gallone, che ha diretto l’attrice in diversi film, l’intimità tra Bruno e Alida era solo una delle tanti voci che circolavano sul Soggetto. Gallone afferma che la Valli si è tenuta lontana dai riflettori durante l’occupazione tedesca di Roma, nel 1943-‘44. La Valli ha incontrato Bruno tramite il suo fidanzato, Carlo Cugnasca, che faceva parte dello stesso squadrone aereo del figlio del Duce. Grazie all’intercessione di Bruno, la Valli ha ottenuto un passaporto per recarsi in Svezia tra il dicembre del 1939 e il febbraio del 1940. Carlo Cugnasca ha perso la vita durante un’azione aerea nei cieli nordafricani, nell’aprile del 1941;

c) Le visite dei tedeschi o dei fascisti a casa della Valli Non vi è alcuna conferma al fatto che noti ufficiali tedeschi o fascisti abbiano mai frequentato regolarmente la casa della Valli, con la sola eccezione di un controllo effettuato dalle autorità per appurare chi possedesse un garage o un’automobile. Quella volta, Alida non era a casa. E’ stata sua madre a parlare con l’ufficiale che aveva bussato. La signora ha poi commentato con la domestica che l’ufficiale era stato molto cortese.

Questo rapporto non intende entrare nella vita amorosa di Alida Valli e rivelarne gli aspetti intimi e privati. Tali elementi non hanno alcuna attinenza con l’oggetto in questione, ossia i rapporti della Valli con i fascisti della Rsi o con i tedeschi.

Per quanto riguarda la sua reputazione morale, occorre dire che la maggior parte delle informazioni denigratorie sulle sue numerose storie d’amore è costituita dalle voci che solitamente circondano un’attrice famosa.

Da un lungo interrogatorio di Antonio Agostini, attualmente detenuto a Forte Boccea, è emerso che il prigioniero aveva ricevuto rapporti dai suoi agenti, secondo i quali la Valli – che era poco stimata e giudicata inaffidabile – affermava di aiutare agli Alleati. Sono state ottenute prove che confermano l’aiuto prestato [dalla Valli] ai militari alleati che erano nascosti in via Clitunno, a Roma, durante l’occupazione tedesca della città.

Molto tempo è trascorso e, di conseguenza, è risultato difficile ottenere dati ineccepibili. Tuttavia, stando alle notizie reperite dal sottoscritto tramite diverse fonti fiduciarie, è improbabile che vengano alla luce ulteriori informazioni calunniose in merito alla Valli.

Dopo attenta valutazione dei fatti sopra esposti, il Soggetto non è da considerare una minaccia alla sicurezza. Questo Ufficio, quindi, non manifesta alcuna obiezione all’ingresso di Alida Valli negli Stati Uniti d’America, affinché possa onorare il contratto stipulato con il produttore cinematografico David O. Selznick.

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