mercoledì 11 gennaio 2012

1945 - Il viaggio di Hans Jonas


Nel 1945 Hans Jonas torna a casa, a Mönchengladbach in Germania. Manca da più di dieci anni. Nel '33 è scappato dai nazisti. È fuggito a Londra, poi a Gerusalemme. Poi è scoppiata la guerra. Nel '44 si è arruolato nelle Brigate ebraiche, esercito britannico, è da lì è iniziato il suo viaggio di ritorno.

La campagna d'Africa, lo sbarco in Sicilia, l'Italia intera fino alle Alpi, l'Austria, la Germania. La battaglia vinta da Jonas contro il nazismo sta tutta in questo viaggio, dove l'ebreo tedesco in divisa riconquista il terreno perduto e le truppe di Hitler si ritirano come un virus debellato dalla cura.

Ma quando Jonas bussa alla porta della casa dove è vissuto insieme al padre, alla madre e al fratello, non trova più nulla. Nuova gente ha occupato la casa, approfittando dell'esproprio nazista. Quello che gli apparteneva, gli è stato tolto. Allora cerca sua madre, ma anche lei gli è stata tolta: è morta ad Auschwitz. Allora cerca il suo editore, ma si è rifugiato in qualche cantina e non pubblica più da anni.

Jonas è rimpatriato in un deserto, in una patria azzerata. Basta questo per dire un'altra volta addio. Trascorrerà il resto della sua vita in Israele e negli Stati Uniti. Tornerà in Germania solo per conferenze o viaggi di studio. Ci spiegherà che dobbiamo darci un'etica biologica, ci insegnerà il principio di responsabilità verso il mondo in cui viviamo, che ci contiene e nutre.

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